Già sede del Monastero delle
benedettine di S.Maria, il complesso monumentale delle Stelline
assunse la natura di Istituzione Pubblica. Nel 1578 San
Carlo Borromeo, soppresso il convento, vi fondò uno
ospizio che nel corso del secolo sucessivo fu trasformato
in orfanotrofio maschile e femminile. Dalla seconda metà
del '700 l'Istituto venne riservato alle giovani orfane
chiamate stelline dal nome dell'antico monastero. Il succedersi
di ampliamenti e di trasformazioni ha portato con il nostro
intervento all'integrazione delle preesistenze architettoniche,
conferendo ai fabbricati un sano equilibrio fra restauro
e ammodernamento.
Il progetto ha mantenuto sostanzialmente
l'immagine generale dell'edificio conservando
la finestratura
ed il disegno degli elementi più forti dell'architettura
originale in buona parte risalenti all''800.
Il progetto accentua però la funzione distributiva
dei chiostri su cui gravitano tutte le funzioni (banca,
istituto commercio estero, uffici CEE, bar-ristorante, galleria
d'arte "il refettorio", Centre Culturel Francais
e Fondazione Eni-Enrico Mattei), intervenendo
a livello strutturale e sugli elementi funzionali
e decorativi.
Committente: Credito valtellinese
Progetto: Antonio Zanuso
Con: Carlo Chambry,
William Pascoe
Strutture: Mario Carmana
Verde: Giulio Crespi
Consulenti: Piero Castiglioni (illuminazione),
Stefania Giannotti, Federica Zanuso
Direzione lavori: Giovanni Del Curto
Impresa: Bertani & Baselli
Superficie utile: 20.000 mq
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